Campagna Toscana Val d'Orcia

Val d'OrciaVal d'Orcia, La Rocca. Diritto d'autore: lianem / 123RF Archivio Fotografico

Val d'Orcia

Presentazione

Colline dolci e arrotondate che si rivestono di colori sempre diversi al passare delle stagioni, vallate poco profonde tagliate dal corso dell'Orcia, pievi e coloniche restaurate disseminate ovunque, spesso nascoste alla vista da boschetti di cipressi.
Sono queste le caratteristiche che rendono ineguagliabile il fascino sprigionato dalle terre della Val'd'Orcia, una sintesi straordinaria di natura, arte e tradizioni popolari fortemente radicate. A tutelare le meraviglie di questo lembo di Toscana è il Parco artistico, naturale e culturale della Val d'Orcia, istituito per conservare e valorizzare il patrimonio paesaggistico della Val d'Orcia e per promuovere i suoi prodotti tipici. Le fertili campagne della Val d'Orcia, coltivate da mani rispettose e sapienti, restituiscono vini eccellenti, olio extravergine d'oliva di primissima qualità e cereali genuini. Un paesaggio dunque profondamente segnato dall'azione dell'uomo che però è sempre intervenuto con rispetto e pudore, senza scempiare, anzi arricchendo le bellezze naturali con sobri capolavori di arte religiosa e civile.
E' davvero difficile riuscire a spiegare con le parole il fascino sereno sprigionato dalla terra di Val d'Orcia in primavera, quando i colli si ammantano di verde brillante, in estate quando domina il giallo caldo dei girasoli e dei campi di grano tagliati. E poi il profumo della terra, diverso ad ogni angolo, pieno degli aromi delle piante spontanee che interrompono le coltivazioni. Oliveti, vigneti e campi coltivati lasciano il posto alla profumata e rigogliosa macchia mediterranea a sud di Bagno Vignoni, mentre verso le pendici dell'Amiata si apre una foresta fitta di faggi e castagni. La natura, particolarmente generosa con la gente della Val d'Orcia, non ha dimenticato di crearvi sorgenti termali per il riposo e la cura di tanti acciacchi. La stessa Via Francigena attraversava la Val d'Orcia sfiorando la località termale di Bagno Vignoni, frequentata da personaggi illustri e pellegrini. Una buona alternativa per lasciare l'auto a casa è visitare la Val d'Orcia a bordo del Treno Natura che attraversa le Crete e la valle dell'Orcia fino alle pendici dell'Amiata. Attorno all'itinerario percorso dal treno, il C.A.I. ha tracciato numerosi sentieri da percorrere a piedi.
Già abitata durante il periodo etrusco, la Val d'Orcia conserva testimonianze architettoniche che per la prevalenza risalgono al Medioevo e al Rinascimento. A San Quirico meritano una visita la Collegiata, Palazzo Chigi Zondadari e gli Horti Leonini, mentre a Castiglione d'Orcia è d'obbligo la sosta alla Rocca degli Aldobrandeschi. Ma tutto il territorio della Val d'Orcia può essere considerato un museo all'aria aperta poiché, in ragione dell'antichissima frequentazione umana di questi luoghi, suggestive testimonianze architettoniche ed artistiche sono disseminate nelle dolci le campagne che circondano i centri principali. Borghi fortificati, pievi e insediamenti rurali sparsi in un paesaggio mozzafiato, sono la maggiore attrattiva che la Val d'Orcia offre al visitatore attento e sensibile. Fra le mete da non perdere, il borgo di Monticchiello cinto dalle mura duecentesche, e quelli di Corsignano e Castelluccio vicini a splendide ville rinascimentali, costruite dalla nobiltà cittadina per il sollazzo estivo.

Gastronomia e Prodotti Tipici


Oltre al paesaggio e al prezioso patrimonio storico - artistico, la Val d'Orcia offre una miriade di occasioni per esercitare il gusto.
Il culto della buona tavola è profondamente radicato nella cultura della Val d'Orcia, dove il legame fra territorio e agricoltura restituisce prodotti tipici genuini ed eccellenti. La Val d'Orcia è infatti terra di produzioni agricole di qualità tutelate dall'apposito marchio che certifica la provenienza e i requisiti di qualità e tipicità stabiliti da un preciso disciplinare. Al momento il marchio "Val d'Orcia" contraddistingue miele, olio extravergine, vino, pecorino e zafferano. Il pecorino e gli altri formaggi di produzione locale sono particolarmente gustosi in ragione delle tante erbe aromatiche che crescono nei pascoli della Val d'Orcia, dove le greggi vengono allevate esclusivamente allo stato brado. A certificare le qualità dei vini locali c'è invece la Doc Val d'Orcia, istituita nel '99 ed attribuita al Rosso, al Novello, al Bianco e al Vinsanto. Sulle colline che circondano Castiglione e San Quirico gli oliveti si curano ancora alla maniera tradizionale e si ottiene un olio extravergine di oliva tra i più pregiati della Toscana, dalle eccellenti caratteristiche organolettiche e nutritive.
Il miele permette di racchiudere in un vasetto di vetro i mille aromi delle piante che crescono nei prati della Val d'Orcia, dall'acacia al corbezzolo, dal castagno all'abete. Una tradizione di antichissima origine, quella di coltivare lo zafferano, è stata per lunghi anni abbandonata ma adesso si stanno pian piano reintroducendo le coltivazioni. Pregiato e costosissimo, lo zafferano fiorisce in novembre, poi viene tostato e macinato: per ottenere un chilo della speciale spezia occorrono quasi 150.000 stigmi del fiore. Verso i confini del Monte Amiata i sapori della valle si mescolano con quelli della selvaggina, del tartufo e dei prodotti del bosco, tra i quali sono davvero eccellenti i funghi porcini. Gli amanti dei salumi potranno gustare eccellenti prosciutti e salsicce sia di maiale che di cinghiale, salami e finocchione, mentre i cultori della carne non perderanno l'occasione per assaporare una bella bistecca di Cinta Senese. Il maiale di Cinta Senese, salvato dall'estinzione dalla passione di alcuni isolati allevatori, oggi gode di fama crescente, in ragione delle eccellenti qualità delle sue carni. L'antica razza suina della terra senese, riconoscibile dal manto scuro fasciato di bianco, restituisce carni impiegate nella preparazione dei salumi più tipici e irresistibile se cotta sulla griglia.
Le tavole della Val d'Orcia vengono imbandite con zuppe, crostini, spezzatini, arrosti e pasta fatta in casa, fritture di verdura e carni per apprezzare pienamente il finissimo olio di produzione locale: squisiti piatti tipici preparati senza fretta, da accompagnare con i vini del luogo. Nel periodo estivo, il miglior sistema per scovare le prelibatezze della tradizione gastronomica della Val d'Orcia è aggirarsi tra i paesini e scovare le sagre popolari, dove si mangia bene, sano, e si spende il giusto.

Un giro in Val d'Orcia


San Quirico


Una visita della Val d'Orcia parte da San Quirico, antico centro lungo la Via Francigena, già meta di viandanti e pellegrini nel Medioevo.
Conserva ancora le caratteristiche di borgo medievale, con le mura quattrocentesche intatte e orlate da 14 torri. Nel cuore del suggestivo centro di San Quirico spicca la splendida Collegiata romanica, costruita fra il XII e il XIII secolo con due maestosi portali romanici ornati da bassorilievi e sculture. All'interno si conserva un bellissimo trittico di Sano di Pietro raffigurante una Madonna col bambino in trono e quattro santi. Sul retro della Collegiata si trovano Palazzo Chigi, elegante costruzione del Seicento ricco di pitture murali di scuola romana, e l'ex Palazzo Pretorio, fiancheggiato da corpi di fabbrica medievali ed oggi sede del Centro accoglienza del Parco della Val d'Orcia. Merita una passeggiata anche via Poliziano che si snoda tra due file di casette medievali ben conservate e conduce alla Porta dei Cappuccini, un torrione poligonale ancora intatto. Vicino alla Porta Nuova si trovano invece gli Horti Leonini, piacevole e curato giardino all'italiana progettato alla metà del Cinquecento.
A San Quirico si gustano eccellenti "pici", un particolare formato di pasta fatta in casa, il miglior pollo in scottiglia della Val d'Orcia ed eccellenti chiocciole in umido quando è stagione.
Bagno Vignoni

Deliziosa stazione termale già nota al tempo dei romani ed affermatasi nel medioevo per le straordinarie proprietà delle sue acque. Il piccolo ed affascinante paese si raccoglie tutto attorno alla vasca di acqua solforosa che costituiva l'antico centro termale. L'acqua sgorga da una profondità di 1000 metri alla temperatura di 52°C e per la ricchezza di solfato di magnesio e solfato di calcio è eccellente per curare le affezioni dell'apparato osseo e delle mucose. Le acque di Bagno Vignoni sono un toccasana anche per la pelle e dei suoi benefici usufruirono Lorenzo il Magnifico e Santa Caterina da Siena, alla quale è intitolato il bellissimo Loggiato che si apre sulla vasca.

Castiglion d'Orcia


Quasi alle pendici settentrionali del Monte Amiata, Castiglione d'Orcia conserva le caratteristiche di antico castello, dominato dai resti della poderosa Rocca Aldobrandesca.
Il paese si raccoglie attorno alla piazza del Vecchietta, pittore e scultore locale le cui opere sono raccolte nella pieve intitolata ai Santi Stefano e Degna, di origine medievale e con facciata del Quattrocento. Castiglione è noto per la produzione del miglior olio extravergine d'oliva di tutta la Valdorcia.

Rocca d'Orcia


Piccolissimo borgo medievale in eccellente stato di conservazione, dominato dalla trecentesca Rocca di Tentennano da dove si godono superbi panorami sulla Val d'Orcia. Al centro della piazza di Rocca d'Orcia si ammira ancora una cisterna d'acqua costruita 700 anni fa a servizio del Castello.

Vivo d'Orcia


Immerso nel verde delle foreste amiatine, Vivo d'Orcia conserva uno splendido eremo, il Palazzo Cervini e la Cappella romanica dell'Ermicciolo.

Campiglia d'Orcia


Raccolta sotto al "Sasso" e dalle caratteristiche medievali ben conservate nel Rione Dentro. Il Palazzo dei Visconti detto Campigliola dovrebbe essere restaurato, ma i suoi resti meritano comunque una sosta per la superba posizione panoramica. Infine, il Castello di Ripa d'Orcia, edificato nel Trecento su una rupe a strapiombo sull'Orcia, è tra le fortezze meglio conservate di tutta la valle e merita senz'altro una visita .
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