Campagna Toscana Valdera e Valdinievole

Valdera e valdinievoleVeduta aerea della città vecchia di Volterra. Diritto d'autore: jarre / 123RF Archivio Fotografico

Valdera e Valdinievole

Presentazione

In Valdera si concentrano i più grandi ed importanti stabilimenti produttivi della Toscana, industrie e manifatture fiorenti, eredi della straordinaria tradizione artigianale locale.
Il dinamismo dell'attività produttiva convive comunque con l'agricoltura e molti centri storici ben conservati e suggestivi, come San Miniato Basso, o autentici gioielli dell'arte medievale e rinascimentale, come Volterra. In Valdera si produce un po' di tutto dai laterizi ai mobili, dal legno ai tessuti, ma l'attività principale e caratterizzante del distretto è indubbiamente quella di lavorazione del pellame. E' qui che si conciano con ineguagliabile maestria le pelli che poi saranno trasformate in accessori di moda nelle botteghe artigianali della Toscana, ed è qui che ha sede il Consorzio del Marchio Vero Cuoio. Dagli stabilimenti industriali della Valdera esce il 70% della produzione nazionale di scarpe e la quasi totalità delle pezze di pelle conciate e predisposte per le fasi successive di lavorazione.
La Valdinièvole è uno dei distretti produttivi più vivaci dell'Italia centro settentrionale, con le manifatture di Monsummano Terme dove si confezionano scarpe e le serre di Pescia che forniscono fiori recisi e piante in vaso.
Ma in Valdinièvole, accanto al dinamismo delle tante imprese attive in settori diversi, si trovano moltissime occasioni di riposo e svago, dalla signorile Montecatini Terme al Parco di Pinocchio a Collodi, regno del gioco per i più piccini.

Un giro in Valdera e Valdinievole


Volterra


Volterra è una tappa obbligata per il visitatore attento alle suggestioni dell'arte e della storia, autentico gioiello dell'arte etrusca e medievale che domina la Valdera dalla sommità di un colle.
Volterra è ricchissima di monumenti e palazzi che testimoniano del suo glorioso passato e passeggiare per le vie silenziose nascoste dentro le mura è un'esperienza davvero indimenticabile: facciate signorili, botteghe artigiane, archi etruschi e romani si susseguono in uno scenario urbano di rara bellezza. Le prime testimonianze della frequentazione umana di Volterra risalgono al Neolitico, successivamente la cittadina divenne una potente lucumonia etrusca grazie allo sfruttamento delle risorse minerarie del sottosuolo, poi fu municipio romano. A conferire a Volterra l'incantevole volto che ancora oggi conserva fu il Medioevo, quando furono costruiti i principali monumenti della città. Alla conquista da parte dei fiorentini seguì un lungo periodo di decadenza, terminato solo nel Settecento quando i Lorena promossero il rilancio delle attività produttive locali.
La più celebre attività artigianale di Volterra è la lavorazione dell'alabastro: i maestri artigiani nelle botteghe del centro storico creano capolavori unici che poi si esportano in tutto il mondo. Per conservare la memoria dell'artigianato artistico legato all'alabastro è stato allestito l'Ecomuseo dell'Alabastro, un percorso che collega le aree di estrazione della pietra e punti museali che documentano la storia, le tecniche e gli attrezzi usati per la lavorazione dell'alabastro.
I resti del periodo etrusco si trovano sulla sommità del colle di Volterra, dove sorgeva la necropoli: delimitata dai confini del parco archeologico "Enrico Fiumi" che coincidono con i resti delle mura etrusche, la zona conserva le fondamenta di due templi ed edifici minori del III secolo a. C., oltre ad una cisterna di epoca romana. Nel cuore della città etrusca si trova anche la Fortezza Medicea che affianca la rocca vecchia, costruita nel Trecento, alla rocca nuova, voluta da Lorenzo il Magnifico: da sempre adibita a prigione, la Fortezza è oggi un carcere di massima sicurezza. Il Museo Etrusco di Volterra ospita una fra le raccolte più ampie d'Italia con circa 600 urne funerarie, corredi di sepolture, esempi di scultura funeraria, ceramiche ed epigrafi sia etrusche che latine. Una speciale sezione del Museo è dedicata alle tecniche antiche di lavorazione dell'alabastro.
Piazza dei Priori, straordinario esempio di urbanistica medievale rimaneggiato nell'Ottocento, è il cuore di Volterra. La circondano il Palazzo dei Priori, il più antico palazzo comunale rimasto in Toscana costruito fra il 1208 e il 1254, e il Palazzo Pretorio fiancheggiato dalla Torre del Porcellino. Sul lato opposto della piazza si trovano il Palazzo Incontri e il Palazzo Vescovile, costruito nel Trecento e sede del Museo dell'Opera del Duomo di Arte Sacra. Il Duomo di Volterra presenta una facciata del XIII secolo, forse da attribuire ad Andrea Pisano, e risulta dall'ampliamento di una primitiva chiesetta consacrata nel 1120. L'interno venne completamente trasformato nel Cinquecento e molte decorazioni, sia sulla facciate che all'interno, vennero aggiunte alla metà dell'Ottocento in occasione di un imponente restauro. Il Duomo conserva un corpus assai notevole di opere d'arte collocabili in un periodo compreso fra il XIII e il XV secolo. A fianco del Duomo si trova il Battistero, a pianta ottagonale e rivestito con liste di marmo bianco e verde. Il portale del Duomo è di stile romanico, mentre la cupola risale al Cinquecento e forse fu progettata dal Brunelleschi.
La Pinacoteca e il Museo Civico di Volterra hanno sede nel Palazzo Solaini, edificio cinquecentesco progettato da Antonio da Sangallo. L'esposizione raccoglie dipinti, sculture e suppellettili, monete e medaglie dal XII al XIX secolo, prevalentemente provenienti da collezioni di enti pubblici che non potevano garantire conservazione e tutela adeguate. Da non mancare infine è la visita al Teatro Romano di Volterra, venuto alla luce nel 1950: il teatro fu costruito fra il I secolo a.C. e il I secolo d.C. ed oggi si ammirano parte della cavea, in grado di ospitare fino a 1700 spettatori, il proscenio, la scena e parte del portico.

Casciana Terme


Casciana Terme è un grazioso centro termale e turistico che sorge su un colle circondato da oliveti e alberi da frutto. La posizione invidiabile e le benefiche proprietà delle sue acque termali ne hanno fatto un centro privilegiato per il soggiorno e il relax già da molti anni.
Sorta nell' XI secolo, Casciana fu centro di un antica pieve dedicata a Santa Maria delle Acque e già al tempo dei Romani era celebre per le sue acque termali. Oggi gli stabilimenti di Casciana sono moderni e funzionali, attrezzati per ogni tipo di diagnosi e terapia, oltre naturalmente ad offrire piacevoli momenti di benessere e trattamenti estetici di ogni tipo. Nei dintorni si trovano il Castello di Perlascio, citato fin dall'XI secolo e forse costruito da Matilde di Canossa, e il Castello del Gello Mataccino, costruito attorno al 1550 su uno dei colli che circondano Casciana.

Ponsacco


Poco distante da Pontedera, Ponsacco è invece celebre per la produzione di mobili: l'attività principale di questo vivace centro produttivo è sottolineata dalla presenza di moltissime fabbriche, di una mostra permanente e dall'annuale campionaria del mobile, in programma fra ottobre e novembre.
Dell'originario impianto urbanistico medievale Ponsacco conserva alcune torri medievali e l'oratorio della Madonna della Tosse. Nelle vicinanze del moderno abitato merita una visita le Villa Medicea di Camugliano, edificata nel XVI secolo da Alessandro de Medici in puro stile rinascimentale. Ha l'aspetto della villa-castello, con quattro torrioni angolari che circoscrivono il corpo centrale affacciato su una scenografica scalinata.

Pontedera


L'altro grande protagonista della vita industriale locale è lo scooter: proprio a Pontedera infatti si insediò la Piaggio nel 1923 e, nel 1946, dai suoi stabilimenti uscì uno dei miti dell'Italia del boom economico, la Vespa.
Per celebrare i fasti dell'industria dello scooter, il 29 marzo del 2000 è stato inaugurato il Museo della Piaggio, allestito nei locali dell'ex Attrezzeria, uno dei capannoni più antichi degli stabilimenti Piaggio. Pensato da Giovanni Alberto Agnelli, il Museo è stato progettato da Andrea Bruno per conservare la memoria storica della più importante azienda metalmeccanica del Centro Sud d'Italia. Lo spazio espositivo moderno, con spazi per le proiezioni e postazioni multimediali, accoglie i più celebri modelli di Vespa, ciclomotori mitici come il Sì e il Ciao, la collezione Galera e molti altri pezzi unici.

San Miniato


San Miniato è un delizioso centro storico che sorge sul crinale di tre colli, costruito originariamente in posizione strategica per il controllo sulla via Francigena e sulla strada di collegamento tra Pisa e Firenze.
Da vedere, prospiciente la centrale piazza del Popolo, è la chiesa di San Domenico, costruita nel Trecento e custode di pregevoli opere d'arte. Da non mancare una sosta in piazza della Repubblica, fiancheggiata dallo scenografico prospetto concavo del Seminario e dalle mura convesse del Palazzo Vescovile, che funge da collegamento con la vicina piazza del Duomo. Il Duomo risale al XIII secolo e presenta una bella facciata romanica impreziosita da 32 bacini di ceramica dipinta. Nella sagrestia è stato allestito il Museo Diocesano di Arte Sacra dove si ammirano opere di pittura e scultura risalenti ad un periodo compreso fra il Cinquecento e l'Ottocento. Salendo ancora, da piazza del Duomo si raggiunge la Rocca, dove si conserva la duecentesca Torre di Federico: secondo la leggenda è qui che fu imprigionato ed accecato Pier della Vigna, il suicida cantato da Dante nel XII dell'Inferno. Splendido il panorama che arriva ad abbracciare anche Volterra.

Santa Croce sull'Arno


Santa Croce sull'Arno è il cuore del distretto conciario più importante d'Italia.
Dai suoi stabilimenti industriali escono pelli conciate che poi gli artigiani toscani trasformano in accessori di alta moda destinati all'esportazione in tutti i paesi del mondo: borse, cinture, scarpe e portafogli che dalle passerelle della moda finiscono nei negozi eleganti delle capitali occidentali. A Santa Croce si lavora anche il vero cuoio che fornisce suole per scarpe di alta qualità e molti altri prodotti. E' fiorente l'industria che produce i macchinari necessari alla concia delle pelli.

Monsummano Terme


Partendo da Pistoia in direzione di Montecatini Terme, con una breve deviazione si raggiunge Monsummano Terme, località dalla profonda vocazione termale che offre la possibilità di fare bagni di vapore all'interno di grotte naturali.
Il volto di Monsummano è stato segnato dal particolare stile del barocco toscano: il centro abitato infatti si sviluppò a partire dal Seicento attorno al Santuario di Santa Maria da Fontenuova, costruito per celebrare il miracolo dell'acqua pura che sgorgava in una zona acquitrinosa, malsana e infestata dalla malaria. All'interno del Santuario è custodito un Crocifisso in avorio attribuito al Giambologna, mentre sotto i loggiati esterni si ammirano quindici lunette di Giovanni di San Giovanni che illustrano i Miracoli della Madonna. Da vedere anche l'Osteria dei Pellegrini e la casa di Giuseppe Giusti dove sono stati raccolti scritti e testimonianze della vita del poeta. Una piacevole escursione è quella che porta a Monsummano Alto, affascinante insediamento medievale che conserva poche case, ruderi della rocca e delle mura e una graziosa pieve romanica. Splendido il panorama che da qui si gode sulla Valdinièvole.

Montecatini Terme


Montecatini Terme ha bisogno di poche presentazioni, essendo divenuta ormai celeberrima per la qualità dei suoi stabilimenti termali e l'atmosfera sofisticata che si respira per le vie fiancheggiate da negozi elegantissimi, nei saloni degli alberghi signorili, nei giardini aristocratici.
La cura e il benessere del corpo trovano a Montecatini la cornice ideale, data al paese nel Settecento per volontà del Granduca Leopoldo I che volle il rinnovamento degli antichi impianti di sfruttamento delle acque termali. Il volto attuale di Montecatini è comunque quello acquisito nel corso dell'Ottocento, quando si provvide ad armonizzare tutta l'urbanistica cittadina secondo i canoni del neoclassicismo. Il Fiore all'occhiello di Montecatini è il Parco delle Terme, un enorme giardino fiorito dove si trovano gli stabilimenti termali storici: l'Excelsior, che abbina edifici liberty a moderne costruzioni in cristallo decorate con vetri di Murano, le Terme Leopoldine e il Tettuccio, simbolo della signorile eleganza della cittadina, ricostruito con movenze rinascimentali agli inizi del Novecento. Una piacevole gita da Montecatini Terme conduce a Montecatini Alto, dove nel periodo di bella stagione si arriva anche con una panoramica funicolare. Il grazioso paese conserva i monumenti del Castello, conteso tra Firenze e Lucca nel Trecento e smantellato da Cosimo I alla metà del Cinquecento.

Altopascio


Altopascio è un centro industriale di origini romane situato all'estremo lembo della Valdinièvole, nelle vicinanze del Lago di Bientina, oggi prosciugato.
Conserva ancora i resti delle antiche mura nelle quali originariamente si aprivano quattro porte sulla Via Francigena. Delle tre porte che ancora oggi restano in piedi, la meglio conservata è quella detta dei Vettori, dominata da un monumentale portale del Cinquecento. Dalla porta dei Vettori, attraversando il castello, si raggiunge la porta dei Mariani. La porta Ospitalieri, sul lato ovest delle mura, era probabilmente riservata all'ingresso dei frati del Tau. Delle torri che proteggevano le mura, si conservano oggi quella di levante e quella quadrangolare in mattoni detta della Volta. In località Pozzeveri si visitano i resti dell'antica abbazia, molto rimaneggiata in tempi recenti. L'abbazia venne soppressa nel Quattrocento per volere di Gregorio XII, ma ancora oggi si conservano numerosi pozzi e la chiesetta romanica che risalgono ai tempi della fondazione degli ambienti monumentali. La chiesa parrocchiale di Altopascio nasconde ancora alcuni resti della chiesetta romanica di San Jacopo Maggiore, un autentico gioiello di architettura sacra del XII secolo, incorporato successivamente nella parrocchiale. Resta intatta la facciata policroma di stile lucchese e sulla destra dell'edificio si ammira la torre campanaria merlata, terminata nel 1280. Sulla sommità del campanile si trova la celebre campana nota con il nome La Smarrita, fusa nel 1327.

Serravalle Pistoiese


Delizioso borgo di collina, Serravalle Pistoiese si trova a metà strada fra Pistoia e Montecatini Terme, al centro di un territorio originariamente solcato dalla via Cassia. Domina la vallata sottostante con due torri dal profilo rettangolare, che testimoniano ancora oggi del ruolo strategico ricoperto da Serravalle per tutto il Medioevo. L'abitato storico di Serravalle conserva intatta l'originaria struttura medievale, con stradine strette e piccole piazze fiancheggiate da sobri edifici in pietra.
Sicuramente meritevole di una visita, Serravalle offre l'opportunità di godere splendidi panorami salendo sulla sommità della Rocca Nuova e di respirare l'atmosfera senza tempo di uno fra i più suggestivo borghi antichi del pistoiese.
Da vedere anche la Chiesa di San Michele, che all'interno ha conservato l'originaria struttura romanica mentre all'esterno è impreziosita dal un bel loggiato del Seicento. La Chiesa di Santo Stefano conserva la sobria ed elegante facciata bianca con tetto a capanna, mentre l'interno è in stile tardobarocco, rimaneggiato nel corso del Settecento. Delizioso anche il piccolo oratorio dedicato ai Santi Rocco e Sebastiano, restaurato da poco e custode di alcuni affreschi del Trecento. Tutte le colline che circondano Serravalle si prestano ad essere esplorate: colli rotondi su cui si estendono oliveti ben curati, intervallati da piccoli centri di antiche origini, restaurati con giudizio e competenza, tranquilli e ben curati.

Pescia


Pescia è la capitale della Valdinièvole ed unisce pregevoli monumenti del suo passato medievale ad una intensa attività produttiva, concentrata soprattutto sulla floricoltura.
Fra i monumenti più significativi di Pescia meritano una visita il bel Duomo barocco affiancato da un campanile del Trecento e la Biblioteca capitolare, dove si conserva anche una bella statuetta di scuola robbiana. Da vedere anche l'Oratorio di Sant'Antonio Abate, risalente al XII secolo e rimaneggiato nel secolo successivo, e la chiesa di San Francesco, ricostruita nel Seicento sulle originarie forme gotiche. Al suo interno si ammira la pala di Bonaventura Berlinghieri raffigurante San Francesco e le storie della sua vita. Sulla riva destra del torrente Pescia si trova la lunga piazza Mazzini, chiusa fra il trecentesco Palazzo dei Vicari e la Chiesa della Madonna di Pie' di Piazza, con la facciata in stile brunelleschiano. Percorrendo le silenziose stradine a monte della piazza, si raggiunge piazza Santo Stefano dove si trova il Museo Civico Carlo Magnani, ospitato in un bel palazzo del Settecento: vi si conservano arazzi, sculture e pitture di scuola toscana dal Trecento al Cinquecento. Merita una visita anche la Gipsoteca dello scultore Libero Andreotti, allestita nei locali del Palazzo del Podestà. Poco distante da Pescia, a Pietrabuona, si trova l'originale Museo della Carta allestito con finalità didattiche per illustrare la produzione che ha garantito prosperità a Pescia prima del boom della floricoltura.
I più piccini non possono davvero mancare una gita al delizioso Parco di Pinocchio a Collodi, antico borgo dove trascorse l'infanzia Carlo Lorenzini, autore del mitico libro delle Avventure di Pinocchio che scelse proprio il nome della località d'origine come pseudonimo. Il preludio al Parco è costituito dalla splendida Villa Garzoni, costruita in stile barocco tra il 1633 e il 1662, ed impreziosita da uno scenografico giardino all'italiana ritenuto fra i più belli d'Italia. Poi si costeggia l'Osteria del Gambero Rosso, costruita dall'architetto Giovanni Michelucci e straordinariamente rispondente alla suggestione che Collodi crea quando la descrive nelle Avventure di Pinocchio. Simbolo del Parco è la statua di Pinocchio con la Fata, realizzata da Emilio Greco per illustrare la trasformazione di Pinocchio che da burattino diventa bambino. L'area di maggiore interesse per i piccoli visitatori è naturalmente quella del Paese dei Balocchi, dove si raccolgono i monumenti - gioco che permettono loro di vivere davvero la storia di Pinocchio, entrando nella pancia della balena, aggirandosi nel Labirinto o nella grotta dei Pirati. A conclusione del percorso dedicato alle Avventure di Pinocchio si trova il Laboratorio delle Parole e delle Figure, uno spazio espositivo riservato agli illustratori e agli autori di storie per l'infanzia ideato da Giovanni Michelucci.
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