Campagna Toscana Mugello

MugelloScarperia. Diritto d'autore: lianem / 123RF Archivio Fotografico

Mugello

Presentazione

Stretto tra la conca di Firenze e le vette dell'Appennino, il Mugello riveste da millenni un ruolo strategico nelle comunicazioni italiane, mettendo in contatto il Nord e il Sud della penisola.
Costellato da valichi che hanno allenato le gambe di tanti trionfatori del ciclismo e particolarmente amati dai motociclisti, il Mugello ha con la Città del Fiore un legame strettissimo che dura da secoli, come ben testimoniano le tante residenze medicee sparse sul suo territorio. Monti ammantati da foreste fittissime, pascoli verdi e torrenti impetuosi fanno del Mugello una meta ideale per gli sportivi e gli amanti della natura, mentre gli antichi fortilizi innalzati per il controllo dei valichi, il sistema delle pievi e le ville signorili allietano il gusto degli appassionati di arte e architettura. Ai piedi dell'Appennino si stendono le colline ondulate in cui sorgono Vaglia, San Piero a Sieve, Barberino di Mugello, Scarperia, Borgo San Lorenzo e Vicchio. Più a nord, fra i crinali del Mugello e i passi che scendono verso Bologna e la Romagna, si trovano le località montane, Firenzuola, Palazzuolo sul Senio e Marradi.
Considerato fino a qualche decennio fa una zona "depressa" per via della scarsa industrializzazione, il Mugello oggi si ritrova con un patrimonio naturalistico pressoché intatto, che offre occasioni straordinarie ai vacanzieri dall'animo ecologico ed un ampio ventaglio di opportunità agli amanti dello sport. Dall'Autodromo Internazionale del Mugello, dove si corrono anche le gare per il Motomondiale, al Lago di Bilancino, da un'offerta di sentieri davvero invidiabile ai passi montani che sfidano anche i ciclisti più allenati, il turista trova un'infinità di occasioni per muoversi all'aria aperta. Poi ci sono i musei, le chiese e le raccolte di arte sacra, le maestose residenze di campagna dei Medici, una gastronomia eccellente nata dall'incontro tra quella fiorentina e quella bolognese. Insomma per una vacanza all'insegna della tranquillità e del buon vivere, in Mugello non manca proprio niente.

Il Paesaggio


Il paesaggio mugellano è assolutamente molto vario: si va dalle vette inespugnabili coperte da foreste verdissime nell'Alto Mugello, alle dolci colline che orlano il corso della Sieve nel fondovalle. In mezzo ai boschi di castagni, faggi e querce si aprono panorami maestosi, tra le colline più in basso spuntano pievi, antichi ponti in pietra e borghi antichi ad ogni scorcio.
Il clima, piuttosto rigido in inverno quando le nevicate non sono rare, è particolarmente gradevole in estate, grazie ai freschi venti montani che mitigano la calura. Il rapporto tra uomo e ambiente in Mugello è sempre stato saldissimo ed oggi si è rinnovato indossando le vesti del turismo responsabile ed ecologicamente compatibile: il territorio offre infatti strutture ricettive e servizi al turismo di livello eccellente, ma sempre organizzati e gestiti in un'ottica di massima tutela dell'ambiente. Un'occasione straordinaria per visitare il Mugello lentamente e palmo a palmo è farlo con il treno che percorre l'antica Ferrovia Faenza - Firenze. La linea ferroviaria Faentina fu inaugurata nel 1893, per collegare la Romagna e la Toscana, ed è un itinerario assai suggestivo che parte dalla stazione fiorentina di Santa Maria Novella e attraversa paesaggi maestosi fino a Faenza, facendo tappa in tutte le località del Mugello. Nei paesi in cui sono presenti le stazioni ferroviarie sono stati messi a punto diversi itinerari da percorrere a piedi o in bicicletta, per un viaggio alla scoperta del Mugello davvero rispettoso dell'ambiente naturale e di intensa suggestione.

Gli Sport


L'ambiente incontaminato, le foreste, le sorgenti e i corsi d'acqua limpidi, i laghi e i pascoli verdi invitano a trascorrere una vacanza all'aria aperta in Mugello. Gli itinerari trekking attrezzati congiungono il Mugello con la Valdisieve, articolandosi in un anello principale e ventidue secondari ad esso collegati.
Camminare a piedi in Mugello significa conoscere la flora e la fauna, rappresentata soprattutto da caprioli, cinghiali e mufloni, ma anche sfiorare antiche pievi e castelli. Alcuni percorsi infatti ricalcano l'antica viabilità etrusca, romana e medievale. Il Mugello offre ottime opportunità anche agli amanti della mountain bike, sia ai principianti che amano le passeggiate facili che agli esperti più allenati. Il tracciato dell'anello trekking principale è stato infatti progettato proprio per permettere il passaggio alle bici. Alcune deviazioni dall'anello principale sono state invece ideate per essere percorse a cavallo e nelle località del Mugello sono moltissimi i maneggi che organizzano escursioni di diversi gradi di difficoltà.
Fra le attività ricreative, molto importanti sono quelle legate al Lago di Bilancino un invaso artificiale che contiene 69 milioni di metri cubi d'acqua, ha una superficie complessiva di 5 chilometri e una profondità massima di 31 metri. Sul lago si praticano la canoa, la vela e il windsurf, mentre il più piccolo Lago di Vicchio è ideale per la pesca sportiva. A Scarperia si trova invece uno dei campi da golf più prestigiosi d'Italia, che dispone di 18 buche - Par 73, putting green e di un grande campo pratica. Da provare anche il volo a vela, organizzato dall'Aeroclub di Borgo San Lorenzo dove si può conseguire anche la Licenza di pilota di aliante. A Barberino invece ci si può cimentare con il volo da diporto e sportivo. Ottime possibilità anche per il tiro con l'arco e il tiro al piattello.

La Storia


Nel territorio mugellano sono state rinvenute testimonianze relative ai periodi etrusco e romano, ma i resti più significativi di edifici antichi risalgono al Medioevo e al Rinascimento. Nell'Alto Medioevo a controllo dei valichi appenninici c'erano i fortilizi delle potenti famiglie dei Guidi e degli Ubaldini.
Nel XIV secolo furono affrontati e sconfitti dalla Repubblica di Firenze, in cerca di "terre nuove" e particolarmente interessata a controllare una zona di grande valore strategico ed economico. I fiorentini costruirono le "terre murate" di Scarperia, Firenzuola e Vicchio, mentre all'incrocio di importanti flussi di traffico nacquero spontaneamente i grossi centri di San Piero a Sieve e Borgo San Lorenzo. La famiglia Medici, nel Rinascimento, ha lasciato in Mugello segni eleganti e suggestivi della sua grandezza, castelli e ville di gusto raffinato ed armonioso, immersi in uno scenario naturale di rara bellezza. Le chiese e i complessi monumentali conservano anche significativi lasciti di molti grandi artisti nativi del Mugello, come Giotto e il Beato Angelico. A partire dal Settecento, l'apertura di nuove vie di comunicazione e la mutata politica Granducale condussero all'isolamento del Mugello che si avviò verso un declino inesorabile di serbatoio di manodopera per la città di Firenze.

I Sapori


Il Mugello è una terra ricca di sapori eccezionali, dove l'abilità delle massaie e la ricchezza di prodotti tipici offerti dalla terra hanno dato vita ad una gastronomia tradizionale davvero straordinaria. Niente ingredienti "ricchi", dei quali oggi tropo spesso si abusa, solo ricette semplici preparate con i prodotti poveri, quelli di cui si disponeva una volta.
Da non perdere gli eccellenti tortelli con ripieno di patate, se possibile conditi con un sugo di cinghiale o di funghi porcini. Ottime le zuppe, le farinate e le pappe, la cacciagione e i frutti del bosco, tra i quali primeggiano i marroni del Mugello, talmente buoni da potersi fregiare del Marchio Dop. La carne ha un ruolo da protagonista nella cucina mugellana, che propone bistecche di manzo alte due dita, salsicce e rosticciana, il particolarissimo papero lesso.
Il formaggio locale per eccellenza è il pecorino, i contorni sono fagioli all'olio e le verdure dell'orto fritte. I dolci sono classici e fatti in casa, come il pan di ramerino, la schiacciata con l'uva, le crostate con le deliziose marmellate di produzione locale. Da non perdere, per i più golosi, il budino di Marroni tipico di Marradi.

Gli Antichi Mestieri


Le attività artigianali del Mugello cominciarono a diffondersi negli antichi borghi a partire dal Trecento, sotto l'influenza esercitata dalla Città di Firenze. L'artigianato tipico oggi prosegue nella secolare attività delle botteghe alimentando un commercio fiorente, mentre le testimonianze del passato sono raccolte in alcuni musei dedicati alla tradizione.
Molto suggestivi da visitare sono i mulini ad acqua, presenza costante in Mugello fin dal Medioevo, quando si usavano per macinare grano, granoturco, castagne e biade per gli animali. Spodestati dall'arrivo della corrente elettrica ai primi dell'Ottocento, pochi degli antichi mulini sopravvivono e proseguono nelle attività tradizionali: se ne trovano a Borgo San Lorenzo, a Barberino di Mugello, a Firenzuola e a Scarperia. A Scarperia è ben viva l'antichissima tradizione dei coltellinai, vecchia di almeno cinque secoli e nata quando gli abitanti del luogo fabbricavano armi bianche per mezza Toscana. Nel 1538 i coltellinai si unirono in Corporazione dotandosi di uno Statuto e le botteghe crebbero fino a tutto l'Ottocento. Oggi restano solo cinque botteghe che proseguono nella tradizionale attività, realizzando coltelli da caccia, da cucina, da macellaio, forbici e pennati. Nella zona dell' Alto Mugello la tradizione è invece quella di lavorare la pietra serena, cioè l'arenaria, di cui la zona è ricchissima. Numerosi paesini e borghi del Mugello sono interamente di pietra, dagli edifici ai lastricati delle strade, ed offrono particolari di elegantissima fattura. Stemmi, fregi, architravi e comignoli di pietra già in passato decoravano le ville maestose della nobiltà fiorentina. Vivaci anche le attività di impagliatura e la lavorazione del ferro battuto.

Sulle orme dei Medici


Un itinerario particolarmente suggestivo è quello che percorre il Mugello alla scoperta delle splendide residenze di campagna erette dalla famiglia Medici. Si parte da Villa Demidoff, a Pratolino, nel comune di Vaglia: acquistata nel 1569 dal Graduca Francesco I, che fece progettare il rifacimento al Buontalenti, fu poi demolita dai Lorena.
La tenuta infine divenne di proprietà del principe russo Demidoff che ne fece una residenza da sogno, immersa in un parco bellissimo dove si conserva la statua - fontana dell'Appennino realizzata dal Giambologna per i Medici. A San Piero a Sieve si visitano la fortezza cinquecentesca di San Martino, voluta dal Granduca Cosimo I e realizzata dal Buontalenti, e il Convento di Bosco ai Frati riedificato su progetto di Michelozzo per volontà di Cosimo I. La chiesa attigua al convento custodisce uno splendido Crocifisso di Donatello e dipinti del Cinquecento e del Seicento.
Sempre a San Piero merita una sosta anche il Castello del Trebbio, costruito sui resti di un'antica torre medievale. Voluto da Cosimo I conserva un bel pergolato del Seicento e il giardino all'italiana. Maestoso ed imponente, il Castello di Cafaggiolo a Barberino di Mugello era tra le residenze preferite di Lorenzo il Magnifico e fu realizzato da Michelozzo.
Rimaneggiato nell'Ottocento, il complesso è immerso in un bosco rigoglioso e selvaggio. A Scarperia si ammira il Palazzo dei Vicari, di impianto trecentesco e pesantemente rimaneggiato nei secoli successivi. Sulla facciata del Palazzo sono affissi gli stemmi dei Vicari della Repubblica fiorentina, mentre all'interno si trovano il Museo dei Ferri Taglienti e un archivio storico. Sempre nel centro storico di Scarperia svetta la maestosa torre eretta nel Trecento dai fiorentini, detta il Torrino: immersa in un giardino di alberi secolari, è stata recentemente restaurata.

Andar per Pievi


In Mugello sono moltissimi gli esempi mirabili di architettura religiosa, pievi, chiese, conventi e santuari sono disseminati su tutto il territorio e costituiscono il tema di un itinerario specifico. A Barberino di Mugello si visita la Pieve di Sant'Andrea a Camoggiano, caratterizzata da una sobria facciata a loggetta del 1470, realizzata secondo i dettami dello stile rinascimentale.
All'interno della pieve è custodito uno splendido chiostro chiuso da loggiati. A Scarperia merita una sosta la Pieve di Sant'Agata il luogo sacro più importante del Mugello. Costruita nel XII secolo sui resti di una chiesa paleocristiana databile tra il IV e il V secolo, presenta una facciata in bozze di alberese rifinita in pietra serena e serpentino verde. Splendido e in posizione panoramica è anche il Convento di Montesenario, un importante complesso conventuale costruito per emanazione della diocesi fiorentina nel territorio di Vaglia. La chiesa originaria fu edificata nel 1241, mentre il complesso fu ingrandito da Cosimo I de' Medici nel Cinquecento e ristrutturato secondo lo stile barocco nel Settecento. La torre dell'orologio fu eretta nel 1834 e all'interno della chiesa si conservano pregevoli dipinti settecenteschi.
A Borgo si visita la Pieve di San Lorenzo, adagiata su un poggio sopra l'abitato: ricostruita nel 1236 mantiene la torre campanaria a base esagonale e all'interno conserva una straordinaria Madonna attribuita a Giotto. A Marradi merita una sosta la Badia del Borgo, monumentale complesso monastico risalente al Mille e restaurato in stile barocco durante il Settecento. Soltanto il poderoso campanile conserva l'aspetto romanico e all'interno, nella sagrestia, sono conservati dipinti della fine del Quattrocento del Maestro di Marradi. Adiacenti alla chiesa, si trovano i resti degli ambienti conventuali. A Palazzuolo sul Senio è d'obbligo la visita al Santuario di Santa Maria della Neve, eretto in località Quadalto nel 1459 come piccolo oratorio. Ampliato nel Seicento, l'oratorio assunse allora l'aspetto che conserva ancora oggi. Sull'altare maggiore si conserva un'immagine della Madonna di gusto botticelliano, mentre nel coro chiuso da cancellate in ferro battuto si trovano due altari in stile barocco e un organo del Settecento.

A spasso per Musei


Il più tipico fra i Musei mugellani è quello dedicato alla Manifattura Chini a Borgo San Lorenzo: un'ampia raccolta di pezzi in ceramica, oggetti per l'arredo, vetrate e decori in stile liberty prodotti dalla manifattura Chini, nota a livello internazionale per la particolare raffinatezza delle sue produzioni artigianali.
Alcune sale del museo ospitano acqueforti, litografie, oli e disegni di Pietro Annigoni. Sempre a Borgo, in località Grezzano, si visita anche il Museo della Civiltà contadina, una raccolta di attrezzi del mondo rurale completata da un corposo fondo documentario dedicato all'autentica identità del Mugello. A Firenzuola è stato invece allestito il Museo del Paesaggio Storico dell'Appennino, che trova ospitalità nei locali della millenaria Abbazia Vallombrosana. A Scarperia c'è naturalmente il Museo dei Ferri Taglienti, dedicato alla principale attività artigianale locale: cinque sezioni museali portano alla scoperta del coltello nelle azioni dell'uomo, dei centri produttori di lame in Italia, della forma e delle parti del coltello, dei coltellinai di Scarperia, degli antichi utensili necessari alla lavorazione.
Sempre nel territorio comunale di Scarperia, in località Sant'Agata, si trova il centro polivalente Sant'Agata Artigiana e Contadina di Leporino, che raccoglie i personaggi animati di Faliero Lepri, ambienti e mestieri mugellani degli anni compresi fra il 1920 e il 1950. Nel Chiostro della Pieve di Sant'Agata sono stati allestiti un centro di documentazione e l'esposizione dei ritrovamenti archeologici risalenti ad un periodo compreso fra la preistoria e l'epoca moderna. Ancora in località Sant'Agata si trova anche la Raccolta di Arte Sacra, dove sono esposti un tabernacolo di Bicci di Lorenzo, pale d'altare di scuola fiorentina, una terracotta policroma di Andrea della Robbia, dipinti e arredi liturgici.
Il Museo della Pietra Serena si visita a Firenzuola: oggetti in pietra di uso quotidiano, manufatti d'arte, illustrazione delle fasi di estrazione e lavorazione tradizionale della pietra serena.
Bruscoli, piccola frazione di Firenzuola, ospita invece una esposizione storico etnografica dedicata agli oggetti della cultura contadina, arricchita da testimonianze dell'ultimo conflitto mondiale. Il Museo delle Genti di Montagna ha sede nel Palazzo dei Capitani di Palazzuolo sul Senio e raccoglie documenti e testimonianze della tradizione contadina e artigiana locale.
Nella stessa sede è stata allestita anche una esposizione permanente di reperti preistorici e protostorici. Vicchio offre invece il Museo di Arte Sacra e Religiosità Popolare "Beato Angelico", una corposa raccolta di dipinti e arredi liturgici provenienti da molte chiese del Mugello. A Vicchio si trovano anche le case di Benvenuto e Cellini e di Giotto, due geni dell'arte che nacquero in questa ridente località del Mugello. La casa abitata dal Cellini nei suoi soggiorni mugellani si trova all'interno della cerchia muraria del paese e probabilmente risale al Trecento come la cinta di fortificazione. Attualmente l'edificio ospita un punto di informazioni turistiche e dispone di sale per piccole esposizioni. In futuro si spera di farne la sede di un corso di formazione professionale di arte orafa e lavorazione di metalli preziosi. Giotto, fra i più grandi pittori di tutti i tempi, nacque a Vicchio di Mugello ed oggi la sua casa è di proprietà del comune che l' ha adibita a Museo: nei locali recentemente restaurati è allestita una mostra permanente su Giotto, curata dall'Università Internazionale dell'Arte, che raccoglie riproduzioni a colori delle opere dell'artista e audiovisivi didattici. A Borgo San Lorenzo merita una sosta il Villino Chini, fatto costruire dal capostipite della famiglia nel 1923 con i proventi della realizzazione delle splendide terme di Salsomaggiore. La Villa documenta il ruolo centrale che la famiglia Chini con le sue ceramiche ha rivestito nel panorama del Liberty italiano nei primi vent'anni del Novecento. L'edificio, non lontano dalle fornaci dove venivano cotte le ceramiche, era rifinito con una serie di decorazioni che sostanzialmente corrispondevano all'intero campionario prodotto dalle manifatture di famiglia. Ancora oggi si conservano pezzi ceramici di straordinaria bellezza, i pavimenti e le decorazioni di molte stanze, i rivestimenti dei caminetti.

Un giro in Mugello


Vaglia


Procedendo da Firenze verso il Mugello, il primo comune che si incontra è Vaglia che, nella frazione di Pratolino, offre la Villa Demidoff, circondata da uno splendido parco. Merita una deviazione la piacevole stazione climatica di Bivigliano da dove si parte alla volta del convento - santuario di Montesenario.

San Piero a Sieve


Proseguendo verso nord si trova San Piero a Sieve che nella Pieve omonima conserva un bellissimo fonte battesimale robbiano. Sul colle che domina il paese di visita la Fortezza di San Martino, progettata dal Buontalenti. Nelle vicinanze dell'abitato meritano una visita anche il Castello del Trebbio e il Convento del Bosco ai Frati dove si conserva lo straordinario Crocifisso ligneo di Donatello.

Barberino di Mugello


Il comune di Barberino di Mugello si estende fino alle pendici dell'Appennino Tosco - Emiliano. Nel centro del paese si visitano il quattrocentesco Palazzo Pretorio e il Palazzo Medici. Poco fuori dall'abitato, sulla sommità di una collina, sorge il Castello di San Piero, risalente al XII secolo. Nelle vicinanze di San Piero a Sieve meritano una sosta la Pieve di San Silvestro e, in località Montecuccoli, dove nasce la Sieve, quella di San Michele, risalente al VII secolo.

Scarperia


Famosa per la lavorazione della pietra e dei coltelli, sorge al centro di un territorio collinoso e montagnoso. Fu sede di uno dei vicariati in cui fu diviso amministrativamente il territorio dello Stato e il centro, serrato nelle antiche mura, ha forma quadrangolare. Si visitano il Palazzo Pretorio, con la facciata ricca di stemmi e custode di pregevoli affreschi, e la chiesa dei Santi Jacopo e Filippo che conserva di una Madonna col Bambino di Benedetto da Maiano. Da non mancare la visita alla vicina Pieve di Sant'Agata che ospita splendide pitture del Trecento.

Borgo San Lorenzo


E' il principale insediamento del Mugello, sede della maggior parte delle attività commerciali, produttive e del terziario. Da vedere la Pieve di San Lorenzo, fondata prima del Mille, e in località Luco il monastero camaldolese femminile con la Chiesa di San Pietro, soppresso nel 1808 e fino a poco tempo fa sede dell'ospedale del Mugello. Di Borgo è originaria la famiglia Chini che produsse le più belle ceramiche liberty d'Italia e i cui eredi ancora oggi guidano una importante e raffinata attività manifatturiera. In località Grezzano è stato allestito il Museo della Civiltà Contadina.

Vicchio


Sorge alle propaggini estreme della vallata del Mugello, su una collina sfiorata ai piedi dalla Sieve. L'urbanistica del centro storico conserva la curiosa forma esagonale conferitagli dai fiorentini che lo cinsero con le mura di fortificazione, oggi in buona parte visibili e ben conservate. Dette i natali al Beato Angelico e a Giotto, mentre Benvenuto Cellini era un assiduo ospite. Nelle case di Cellini e di Giotto sono stati allestiti musei e centri di documentazione dedicati ai due maestri.

Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio


Marradi, Firenzuola e Palazzuolo sul Senio formano il cosiddetto Alto Mugello, sul versante adriatico dell'Appennino, ai confini con le Province i Forlì, Ravenna e Bologna. Marradi fu conquistata dai fiorentini nel 1428 ed offre al visitatore la bella chiesa di San Lorenzo, in stile neoclassico, e il complesso monastico di Santa Reparata in Salto, fondato nell'XI secolo. In paese meritano una visita anche il teatro degli Animosi, costruito nel 1792, e il Museo Naturalistico. A Palazzuolo sul Senio, in località Quadalto, si visita il santuario quattrocentesco di Santa Maria della Neve, con l'attiguo convento delle suore francescane. Nel centro storico del paese si trovano il Palazzo dei Capitani del Popolo, oggi sede del Museo della Civiltà Contadina e Artigiana, e la chiesa di Sant'Antonio fondata nel Seicento. L'esistenza di un "ghetto" testimonia della presenza di molti ebrei a Palazzuolo. Firenzuola è il capoluogo di uno dei comuni territorialmente più estesi d'Italia. Fu fondata nel 1332 dai fiorentini che disegnarono il centro città di forma quadrangolare e mura turrite con quattro torrioni agli angoli e due porte d'ingresso. Dopo i pesanti bombardamenti dell'ultima guerra mondiale sono rimasti in piedi solo i torrioni e le porte, mentre il paese è stato quasi completamente ricostruito.
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